Fresco Club

Diario d'uso dell'abbattitore domestico.

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domenica 23 novembre 2014

Il Piatto Caldo

Oggi pulizie di casa. Aspettando che i pavimenti asciughino mi ritrovo con un po' di tempo e ne approfitto per condividere una piccola intuizione: un uso alternativo della funzione "piatto pronto".

Ci avrete fatto caso anche voi: per quanto impegno ci si metta alcune pietanze arrivano in tavola più fredde di quanto si sarebbe voluto. Un piatto di minestra o un risotto hanno una buona massa e tengono la temperatura più a lungo ma altri piatti dotati di massa e spessore minori raffreddano immediatamente.

Non ci si pensa quasi mai ma buona parte del problema è imputabile al piatto in cui servite la pietanza che viene prelevato dal pensile o dalla dispensa, dove è riposto a temperatura ambiente, e immediatamente utilizzato.

Nelle cucina professionali i piatti vengono conservati in appositi armadi scaldapiatti il cui costo parte dalle 600 euro in su; nelle cucine delle nostre case un tempo era comune avere il cassetto scaldavivande sotto il forno ma chissà come mai l'uso di questo cassetto è caduto in disuso e nelle cucine componibili moderne non se ne trova più traccia. Io stesso, pur avendone memoria, non ricordo di averlo mai visto usare; il cassetto scaldavivande rimaneva negletto per anni sino a che un ragazzino curioso non lo notava e andava ad aprire scoprendo all'interno nient'altro che polvere, ragnatele, e briciole di pasti passati che riuscivano sempre a farsi strada dal forno sovrastante.

Quando ho disegnato la mia attuale cucina ho scoperto che sono in vendita, anche se di non facile reperibilità, cassetti scaldavivande per cucine componibili a partire dai 260 euro. Pur essendo conscio della loro importanza alla fine ho ritenuto che il costo rapportato all'uso che ne avrei fatto e all' ingombro non valesse per me la spesa.

Ho immaginato che avrei potuto usare il forno come scaldavivande e un paio di volte l' ho anche fatto ma la cosa non ha funzionato: usandolo spesso per cucinare questo si trova a temperature troppo alte per collocarvi sempre i piatti che dovrebbero essere scaldati tra i 70°C ed i 90°C.

Così mi è venuto in mente Fresco che offre comunque una possibilità in più: se è già in uso con la funzione "piatto pronto" o con la cottura lenta tanto vale cercare di metterci dentro anche i piatti; arriva ad un massimo di 75° C quindi perfetto per questo scopo. Se è inutilizzato posso comunque usarlo solo per scaldare le stoviglie: coi suoi 250 Watt di potenza consuma molto meno di un forno elettrico.

Che possediate Fresco o meno provate anche voi a portare in tavola le pietanze su piatto riscaldato; fatemi sapere com'è andata lasciando un commento nel riquadro posto al di sotto di questo articolo.

Buon Appetito.




4 commenti:

  1. Ciao Marco,
    a casa dei miei, da qualche tempo, è stata adottata l'abitudine di portare in tavola i piatti intiepiditi.
    Devo ammettere che in certe situazioni è tutta un'altra vita in quanto effettivamente il cibo si mantiene in temperatura e non è necessario strafogarsi in stile "mangia in fretta che si fredda". Si riesce a scanbiare così qualche parola in più tra un boccone e l'altro.

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  2. Ciao Michele, cosa usano i tuoi per intiepidire i piatti?

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  3. Marco, non ti nascondo che anche io spesso ho usato questo escamotage per scaldare i piatti e devo darti atto del fatto che è strepitoso e che mettere una pietanza in un piatto caldo è quel tocco in più che come dici tu stesso spesso viene sottovalutato!

    Complimenti per questo post!

    Un abbraccio
    Francesco

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  4. Grazie Francesco! Un forte abbraccio e arrivederci presto.

    Marco.

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